"Le idee fanno grandi gli uomini; gli uomini possono rendere grandi le idee, realizzandole!" (Marco Ianes)


martedì 16 gennaio 2018

Laureati e non al governo? Ma di programmi qualcuno parla?


#elezioni2018 Leggo di continui attacchi a Di Maio, del tipo: " ...non è nemmeno laureato...", " non conosce bene la storia", "cambia idea frequentemente..."; personalmente non so ancora per chi voterò, sia chiaro, ma vorrei aggiungere anche un'altra analisi, a queste che girano in rete, per attaccare quello che attualmente è il più favorito alla vittoria, almeno secondo i sondaggi. Può anche essere che sia vero che non abbia molte competenze per governare il Paese, (da appurare le fonti di certe notizie perché le fake news ormai sono ovunque), comunque, possiamo anche fare un altro elenco: Mario Monti, laureato e legato al mondo bancario, ne ha tutelato gli interessi in maniera totale e pervicace, spremendo come limoni gli altri cittadini; Silvio Berlusconi, laureato e imprenditore tra i più ricchi al mondo e che ha governato emettendo le maggiori leggi ad personam mai fatte; Matteo Renzi, laureato pure lui, si autodefinisce di sinistra, ma ha smantellato tutto l'impianto di tutela dei lavoratori dipendenti creato con anni di conquiste sindacali e, inoltre è autore del Jobs Act, una delle leggi sul lavoro più truffaldine e ingannatrici di tutte le epoche, dato che mette in risalto numeri occupazionali in continua crescita, ma di solo tipo occasionale e temporaneo, uccidendo così ogni possibilità di programmazione di vita per una qualsiasi coppia di giovani. Se i laurati fanno di questi danni al popolo, ben venga qualcuno che viene dal popolo e magari, per una volta tanto nella triste vita costituzionale italiana, fa quello per cui è stato votato! Non è che i laureati che finora ci hanno governato siano proprio dei bei riferimenti da prendere come paragone. Se parlassimo, invece, di contenuti e di programmi, anziché di persone? Perché penso che sia questo che noi elettori del vulgo desideriamo. Sempre ammesso che possiamo ancora dire la nostra...

Marco Ianes - Trento