"Le idee fanno grandi gli uomini; gli uomini possono rendere grandi le idee, realizzandole!" (Marco Ianes)


giovedì 12 settembre 2013

I giganti dell'energia europea si coalizzano e sferrano l'attacco alle energie rinnovabili.



Le energie rinnovabili hanno visto un interessamento della politica europea, negli ultimi 10/15 anni, con l'attuazione di sistemi incentivanti che ne hanno favorito lo sviluppo. Certamente c'è stata una forte speculazione, poiché molte aziende che sotto sono citate, hanno speculato su questi incentivi, costruendo enormi centrali fotovoltaiche ed enormi parchi eolici; quando lo sfruttamento degli incentivi ha raggiunto la loro soglia di saturazione, fanno lobby per fermarli, impedendo così l'ulteriore sviluppo delle rinnovabili a beneficio dei piccoli imprenditori e dei singoli privati, di fatto impedendo lo sviluppo di quella democrazia energetica che permetterebbe miglioramenti ambientali ed economici, a disposizione di tutti e non solo di speculatori. Finito l'interesse, fanno lobby per fermare lo sviluppo, come riportato dal seguente comunicato stampa di PHOTON, nota rivista del settore.

 COMUNICATO STAMPA DI PHOTON:
I giganti dell’energia europei Enel, Eni, E.On, Gas Natural Fenosa, Gas
Terra, Gdf Suez, Iberdrola, Rwe e Vattenfall hanno chiesto all’Unione Europea di
fermare gli incentivi alle energie rinnovabili, in occasione di un’audizione al
Parlamento tenutasi lo scorso 10 settembre, alla quale ha preso parte anche il
Commissario europeo per l’energia Günther Oettinger. Gérard Mestrallet,
amministratore delegato di GDF Suez, e Paolo Scaroni, amministratore delegato del
gruppo ENI, che hanno preso la parola durante l’intervento, hanno dichiarato che gli
investimenti nel mercato energetico europeo stanno diminuendo e che i costi
dell’elettricità stanno aumentando a causa della mancanza di un «quadro di
riferimento per la politica energetica basato su una regolamentazione stabile e
prevedibile». Le nove aziende ritengono che il sostegno pubblico alle energie
rinnovabili debba essere adattato alle nuove esigenze del mercato e destinato
soprattutto a progetti di sviluppo e ricerca. Le azienda, inoltre, sostengono che la
nuova politica energetica europea debba favorire lo sviluppo di nuova capacità
produttiva per le tecnologie per le fonti rinnovabili più mature, con l’obiettivo di
aumentare la competitività nel settore. © PHOTON

Marco Ianes- candidato al consiglio provinciale di Trento Ecologisti e Civici Verdi Europei

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