"Le idee fanno grandi gli uomini; gli uomini possono rendere grandi le idee, realizzandole!" (Marco Ianes)


sabato 19 maggio 2012

Costituente ecologista:un nuovo percorso per nuovi scenari politici

Non v’è dubbio che tutti, qui, siamo nauseati dal sistema politico attuale e da molti rappresentanti eletti dalle segreterie dei vari partiti, con una legge elettorale nazionale che poco ha a che vedere con un paese democratico. Vediamo la politica distante ad noi, che giornalmente abbiamo la necessità di lavorare , chi ancora può farlo, oppure di cercare un lavoro, per chi sta subendo direttamente questa crisi fortissima. Siamo in crisi economica, siamo in crisi politica, proprio perché la politica non ha saputo prevedere la crisi stessa e non sa programmare percorsi nuovi per ristrutturare un sistema che è lento, vecchio e stanco. Siamo sempre più distanti da questa politica dei servilismi, del malaffare, delle connivenze strane tra persone che non dovrebbero nemmeno avvicinarsi alla gestione dei beni pubblici; le persone come noi, gente comune, operai , impiegati, insegnanti,liberi professionisti, quindi un po’ tutte le categorie lavorative,, sono stanche di vedere l’attuale classe politica tergiversare sulle riforme reali; cincischiare sui tagli reali ai costi della politica, come i finanziamenti a partiti che spendono irrazionalmente e a volte illegalmente, i soldi pubblici; stanchi di vedere soldi nostri sprecati in gestioni amministrative assurde, investiti in percorsi che non sono più sostenibili, né economicamente, né tecnicamente; un piccolo esempio, riguarda la questione gestione dei rifiuti, anche qui nel nostro, per ora ancora ricco Trentino! Si persevera nel voler costruire un inceneritore, quando nemmeno le banche sono disponibili a finanziare il progetto; e se non finanziano le banche, vuol proprio dire che il sistema non regge! Eppure questa classe politica persevera; si continua su percorsi che non hanno più senso! Abbiamo una classe politica autoreferenziale, che non vuole mollare assolutamente il potere, che vede al ricambio generazionale e all’alternanza di governo con ostilità estrema: “largo ai giovani”, dicono, ma poi cercano in ogni modo di restare in sella ad un cavallo che, però, non è più in grado di correre, perché è stanco e avrebbe bisogno di forze nuove, di essere guidato in maniera diversa, da fantini più giovani, più leggeri magari!

Per questi motivi i cittadini che sentono e vivono questa sofferenza, devono trovare il coraggio e la volontà di impegnarsi attivamente nella politica al servizio del bene comune. Chi urla nelle piazze non fa anti-politica, fa politica in maniera diversa, certamente mettendo in risalto i lati negativi della politica stessa; certamente parla alla pancia della gente! Noi dobbiamo riuscire a parlare al cuore della gente, entrare nella mente con riflessioni e programmi, non certo con urla e proclami, che possono servire a scuotere le coscienze, certamente, ma non possono sostituirsi al dialogo tra le varie componenti della società, non possono sostituirsi alla politica fatta di ragionamenti, di proposte, di analisi attenta dei percorsi nuovi da intraprendere.

Programmare il nostro futuro, con basi diverse da quelle che ci hanno portato a questo momento di forte congiuntura e di grandi tensioni sociali; programmare il futuro mettendo in primo piano le persone, il lavoro, la salute legata all’ambiente in cui viviamo; il tutto passando per uno sviluppo economico sostenibile e innovativo. Non più legato solamente al PIL, bensì che tenga conto degli equilibri da salvaguardare in tema ambientale sicuramente, ma soprattutto tenendo al centro la dignità del soggetto”uomo”.

Da qui dobbiamo partire anche nel nostro Trentino, autonomo, sia per ricchezza economica, sia per gestione delle risorse stesse; spesso amministrate con clientelismi vari; ecco perché dobbiamo credere in un nuovo modo di fare politica; ecco perché dobbiamo coinvolgere tutte le persone di buona volontà attorno a questo progetto di aggregazione delle forze civiche e ambientaliste; superando le divergenze che ci sono tra le varie componenti e lavorare invece valorizzando i temi che uniscono queste espressioni essenziali della vita sociale. A questo vorrei lavorare per il futuro del Trentino e magari anche del nostro Paese. Per questo mi candido al ruolo di portavoce della costituente ecologista in Trentino. Per cercare di dialogare con tutte le componenti ambientaliste e con tutte le persone di buona volontà che vorranno collaborare con noi, per tentare di costruire veramente un percorso nuovo e di innovazione politica.

Marco Ianes - Trento

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